Contenitore di pensieri, riflessioni, notizie, visti attraverso gli occhi di un animo inquieto
venerdì 28 dicembre 2007
giovedì 13 dicembre 2007
Cat Cafè a Tokyo !!
Da: www.lastampa.it/lazampa
Al Cat cafe' in pausa the' coccolando i gatti
TOKYO. Ci sono città dove l’amore per gli animali è così radicato nella cultura locale che non ci si pone neanche più il problema di regole condominiali ostili ai nostri amici animali, mentre ce ne sono altre dove poter convivere con un amico a quattro zampe può essere un lusso sia per la diversa cultura sia per le diverse condizioni sociali in cui la gente vive: a Tokyo, per esempio, sono in molti a non poter tenere gatti in casa per le severe regole abitative molto proibitive in questo senso.
E’ così che Takafumi Fukui, trentaquattrenne amante dei gatti da molto tempo, ha lasciato il suo lavoro presso una società di giochi televisivi e si è lanciato in un’iniziativa imprenditoriale un po’ “particolare”.
Nel marzo scorso il signor Fukui ha aperto il Cat Cafe Calico, un luogo dove i 15 gatti presenti nel locale sono bravissimi nel loro mestiere di far fare le fusa per la soddisfazione ai clienti.
Calico è uno degli almeno tre caffè aperti a Tokyo quest'anno nei quali i clienti possono giocare con i gatti mentre degustano la loro tazza di the.
"Questo posto non è sulla strada per andare al lavoro, ma anche se sono un po' stanco mi fermo lo stesso", spiega un ingegnere trentaduenne mentre cerca di fotografare un gatto bengala bianco e marrone che si raggomitola in una scatola.
"I gatti randagi scappano quando cerco di accarezzarli. Qui è fantastico poterlo fare", racconta Hamanaka che non può tenere animali a casa. Ogni volta che va al caffè scatta circa 200 foto per il suo blog.
Da Calico i circa settanta clienti giornalieri (addirittura 150 durante il weekend) pagano sette dollari all'ora per stare in una grande stanza dove girano 14 gatti ben puliti e spazzolati.
Dopo essersi lavati le mani accuratamente i clienti possono giocare con i felini, leggere fumetti o semplicemente rilassarsi.
"Voglio che tutti si dimentichino del loro lavoro e si rilassino", spiega Fukui, aggiungendo che la maggior parte dei clienti sono donne che lavorano e bambini, e che il 70% del totale non possiede gatti per allergie o regolamenti abitativi.
Al Cat cafe' in pausa the' coccolando i gatti
TOKYO. Ci sono città dove l’amore per gli animali è così radicato nella cultura locale che non ci si pone neanche più il problema di regole condominiali ostili ai nostri amici animali, mentre ce ne sono altre dove poter convivere con un amico a quattro zampe può essere un lusso sia per la diversa cultura sia per le diverse condizioni sociali in cui la gente vive: a Tokyo, per esempio, sono in molti a non poter tenere gatti in casa per le severe regole abitative molto proibitive in questo senso.
E’ così che Takafumi Fukui, trentaquattrenne amante dei gatti da molto tempo, ha lasciato il suo lavoro presso una società di giochi televisivi e si è lanciato in un’iniziativa imprenditoriale un po’ “particolare”.
Nel marzo scorso il signor Fukui ha aperto il Cat Cafe Calico, un luogo dove i 15 gatti presenti nel locale sono bravissimi nel loro mestiere di far fare le fusa per la soddisfazione ai clienti.
Calico è uno degli almeno tre caffè aperti a Tokyo quest'anno nei quali i clienti possono giocare con i gatti mentre degustano la loro tazza di the.
"Questo posto non è sulla strada per andare al lavoro, ma anche se sono un po' stanco mi fermo lo stesso", spiega un ingegnere trentaduenne mentre cerca di fotografare un gatto bengala bianco e marrone che si raggomitola in una scatola.
"I gatti randagi scappano quando cerco di accarezzarli. Qui è fantastico poterlo fare", racconta Hamanaka che non può tenere animali a casa. Ogni volta che va al caffè scatta circa 200 foto per il suo blog.
Da Calico i circa settanta clienti giornalieri (addirittura 150 durante il weekend) pagano sette dollari all'ora per stare in una grande stanza dove girano 14 gatti ben puliti e spazzolati.
Dopo essersi lavati le mani accuratamente i clienti possono giocare con i felini, leggere fumetti o semplicemente rilassarsi.
"Voglio che tutti si dimentichino del loro lavoro e si rilassino", spiega Fukui, aggiungendo che la maggior parte dei clienti sono donne che lavorano e bambini, e che il 70% del totale non possiede gatti per allergie o regolamenti abitativi.
FANTASTICO!!!!! Si potessero aprire anche qui lo fare immediatamente!!!!
P.S.: Le foto non sono di gatti presenti nel Cafè, infatti quella di profilo è la mia Ginger e l'altro è Argento, un micino del Cascinotto, il canile/gattile di Collegno
martedì 11 dicembre 2007
Wow!
Pare che la pedana vibrante funzioni! Nel senso che i muscoli lavorano per benino! Poi i risultati spero che si vedranno con l'andare del tempo!!!! Diversamente credo che mi butterò dalla finestra per depressione acuta!!!!
Comunque...
Sono molto felice, ieri i miei titolari hanno comunicato la chiusura aziendale per le festività natalizie...
Dal 22 dicembre al 6 gennaio 2008 !!!! 16 giorni di vacanza!!!!
Che contentezza, al limite del inebetimento!!!!!!
Ciaooo!
Comunque...
Sono molto felice, ieri i miei titolari hanno comunicato la chiusura aziendale per le festività natalizie...
Dal 22 dicembre al 6 gennaio 2008 !!!! 16 giorni di vacanza!!!!
Che contentezza, al limite del inebetimento!!!!!!
Ciaooo!
mercoledì 5 dicembre 2007
Aggiornamenti 2
Ciao...
Ebbene no, dal 26 novembre non ho iniziato a fare un cavolo di niente! Perchè ordinando la pedana vibrante ho aspettato che arrivasse per iniziare il mio "allenamento".
Ieri sera l'ho montata con l'aiuto del mio papà! Da domani si inizia!
Stasera no??? No, perchè ho il corso di contabilità ed ho poco tempo per mangiare, dare una pulita veloce alla casa ed uscire (non è mancanza di voglia, davvero! )
A presto!!!!
Ebbene no, dal 26 novembre non ho iniziato a fare un cavolo di niente! Perchè ordinando la pedana vibrante ho aspettato che arrivasse per iniziare il mio "allenamento".
Ieri sera l'ho montata con l'aiuto del mio papà! Da domani si inizia!
Stasera no??? No, perchè ho il corso di contabilità ed ho poco tempo per mangiare, dare una pulita veloce alla casa ed uscire (non è mancanza di voglia, davvero! )
A presto!!!!
martedì 4 dicembre 2007
Knut compie un anno. Festa a Berlino
Da: http://www.lastampa.it/
Per lui ci sarà un pranzo speciale con patate bollite, pesce e uvetta e canzoni di Elvis Presley cantate da Thomas Dorflein, il guardiano che lo ha allevato e addestrato
Patate bollite, pesce, uva e la musica preferita, le canzoni di Elvis Presley, per l’orsetto Knut, il cucciolo di orso polare adottato dallo zoo di Berlino e diventato la mascotte della capitale tedesca, che il 5 dicembre compie un anno. “Cute Knut”, cresciuto da un addetto allo zoo, Thomas Dorflein, dopo essere stato abbandonato dalla mamma Tosca insieme al gemello, morto a pochi giorni dalla nascita per un’infezione, è oggi una star internazionale. Lo zoo berlinese si sta preparando a festeggiare il suo primo anno di vita: oggi l’orsetto pesa oltre cento chili, gode di ottima salute, e i 44 giorni passati in incubatrice sono un lontano ricordo. Dorflein, che lo ha accudito nei primi mesi con sei biberon al giorno, a base di latte, mais, pappa di carne di fegato, e gli ha cantato le canzoni di Elvis accompagnandosi con la chitarra, ha suscitato però l’ira feroce degli animalisti. Secondo questi ultimi, un orso polare intrappolato in uno zoo e cresciuto in cattività potrebbe patire da adulto gravi sofferenze e avere disturbi comportamentali. Inoltre, secondo l’esperto Frank Albrecht, la reclusione in queste condizioni va contro la legge sulla Protezione degli Animali. Per gli ambientalisti, insomma, Knut andava lasciato morire. Invece, lo zoo di Berlino lo ha adottato, la fotografa Annie Leibovitz, lo ha immortalato per una pubblicità contro il cambiamento climatico, mentre nelle polemiche seguite alla scelta di salvare il cucciolo sono intervenuti anche i politici del Bundestag. La direzione dello zoo di Berlino si tiene alquanto abbottonata sui festeggiamenti per “Cute Knut” che richiameranno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Thomas Dorflein sta preparando il menu che conterrà tutto quello che all’orsetto polare piace di più, soprattutto le patate bollite. Quanto ad Elvis Presely, Dorflein non potrà ripetere la performance nella quale si produceva per il cucciolo di plantigrado quando aveva pochi mesi, perchè Knut, per giocare, ha rotto la chitarra. Intanto, il veterinario dello zoo della capitale tedesca, Andre Schule, ha annunciato che l’orsetto, oggi cento chili di peso, potrebbe essere trasferito l’anno prossimo in un altro bioparco, perchè le due femmine ,Tosca e Katiusha, potrebbero presto dare alla luce altri cuccioli. Il rapporto «troppo umano» tra Knut e Dorflein sta preoccupando però il direttore dello zoo di Berlino, Bernhard Blaszkiewitz, che avrebbe vietato all’addetto di continuare a vedere l’orsetto. Ma a quanto pare, la richiesta non è stata ascoltata: Dorflein non solo continua a “frequentare” il suo cucciolo, ma gli sta organizzando la festa di compleanno.
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